Il 3 maggio scorso qui in Lombardia è partita la fusione tra Trenitalia e Le Nord (che in tempi ormai lontani si chiamavano rispettivamente Ferrovie dello Stato o FS o ancora FF.SS. e Ferrovie Nord).
Dunque, abbiamo in mano questo biglietto della nuova società, che si chiama ora
Trenord. E cosa vogliamo fare allora? Un bel viaggetto immobile, perbacco!
Visto che già siamo andati
verso Milano, ora ce ne andiamo verso Bergamo. Saliamo da qualche parte, diciamo a Monza e percorriamo i km che ci separano dal capoluogo orobico. La prima meraviglia che ci capita lungo il tragitto è questa:
È l’attraversamento del fiume Adda sul ponte auto-ferroviario di Paderno: sulla parte superiore transitano le automobili, nel tunnel in ferro circolano – lentamente – i treni. L’altezza dal pelo dell’acqua è di 80 metri ed è sempre affascinante percorrere i 300 metri come sospesi nel vuoto.
Poi si passa accanto agli impianti Italcementi, dei quali si intravede nella foto qui sopra l’orrenda torre di depurazione – la sera sembra Cape Canaveral con tutte le sue lucine – si attraversa un altro fiume, il Brembo, su un vecchio ponte in pietra che non ha però il fascino dell’altro, e si giunge finalmente a Bergamo, che già si annuncia qualche chilometro prima con le cupole di Città Alta.
Scendiamo, facciamo quattro passi in città:
Poi saliamo con la
funicolare oppure a piedi utilizzando Via Sant’Alessandro o le altre scalette:
Fotografie © DR, eccetto le ultime quattro © Wikipedia