Oggi, viaggiatori immobili, prendiamo il treno della nostalgia e ce ne andiamo un po’ in giro per l’Italia degli Anni in lire… Diciamo dai ‘70 a circa metà ‘90, prima che i biglietti diventassero più piatti e più larghi, da infilare nelle orrende obliteratrici che sono più le volte che non funzionano o non timbrano costringendoti a cercare il controllore.
Allora: questi erano i biglietti. Adesso saliamo fisicamente sul treno: quando andavo al liceo, i treni erano di un color verde militare - ce n’erano con gli scompartimenti, e in genere ognuno di essi aveva una porta - questi avevano sedili in finta pelle; vi erano più spesso carrozze con panche di legno e porte su un pianerottolo. Una volta viaggiai su un vagone che risaliva al 1937: lo testimoniava una targhetta.
La “littorina” invece era un monoblocco marrone, dello stesso colore delle locomotive, risalente agli anni Sessanta. Non c’era logo sulle fiancate, ma la sigla FF.SS.; i ferrovieri vestivano abiti color carta da zucchero con una cravatta bordeaux. In carrozza!
Per i vecchi treni, il sito invece è questo.
2 commenti:
Stanno scomparendo tutte le piccole tratte locali, che peccato. Qui a Modena resiste "Gigetto" : due carrozze che collegano Modena e Sassuolo.
È vero, è proprio un peccato, perché in questo modo sta scomparendo la lentezza, la voglia di fare le cose con calma: oggi tutto è frenetico, tutto è veloce e tutti di conseguenza sono stressati
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