Come si viaggia restando immobili? Con la fantasia, scorrendo le mappe, i biglietti, le monete, i francobolli, le cartoline...

venerdì 17 agosto 2012

76. Saint Kitts e Nevis

 

Una vecchia moneta coniata da Saint Kitts e Nevis con la vicina Anguilla – vi è un casco di banane! – è il pretesto che spinge i Viaggiatori immobili a visitare Saint Kitts and Nevis, minuscolo stato insulare delle Piccole Antille con 38.000 abitanti sparsi su 261 kmq, indipendente solo dal 1983 (prima era una colonia britannica, ora fa parte del Commonwealth ed è guidato da un governatore indicato dalla regina Elisabetta II).

Il clima è quello dei paradisi caraibici, ovvero marino tropicale con una stagione umida e una asciutta. La temperatura è costantemente tra i 24 e i 27 gradi. Il rovescio della medaglia sono gli uragani che colpiscono con frequenza: George nel 1998, José e Lenny nel 1999, Omar nel 2008 e Earl nel 2010 causarono seri danni all’arcipelago.

Facciamo il nostro solito giretto:

 

BASSETERRE, LA CAPITALE

© CLARK ANDERSON/AQUAIMAGES

 

© J. STEPHEN CONN

 

IL PORTO DI BASSETERRE

© CLARK ANDERSON/AQUAIMAGES

 

LA CHIESETTA DI SAINT MARY A CAYON

© INFILMS

 

BASSETERRE, CHIESA ANGLICANA DI SAINT GEORGE

© WORLD66

 

NEVIS

© AARON VOS

 

© BTIBBETS

 

CHARLESTOWN, MAIN STREET

© ADRAR

 

ROVINE DI UN’ANTICA PIANTAGIONE A MONTRAVERS ESTATE

© AARON VOS

 

PISCINA DI ACQUA VULCANICA IN UNA STRADA DI CHARLESTOWN

© DANIEL FARRELL

mercoledì 4 luglio 2012

75. Bayeux

 

Tapisserie

 

Prendiamo questo tagliandino azzurro e andiamo a Bayeux, cittadina del nord della Francia ad ammirare la “Tapisserie de la Reine Mathilde”, noto anche come “Arazzo di Bayeux” pur essendo in realtà un ricamo realizzato con fili di lana su teli di lino per una lunghezza di oltre 68 metri e un’altezza di mezzo metro. Secondo la leggenda sarebbe stata proprio la Regina Matilde. moglie di Guglielmo il Conquistatore, a tesserlo con trenta dame di corte.

 

 

È un manufatto artigianale che risale agli anni tra il 1070 e il 1077, ed è stato lavorato in Inghilterra ma destinato alla cattedrale di Bayeux, allora appena costruita. Narra le gesta di Harold Godwinson, duca e fratellastro di Edoardo il Confessore, compreso un naufragio, con la visione da parte normanna della storia. Seguono i preparativi dell’invasione da parte di Guglielmo il Conquistatore e la battaglia di Hastings. L’arazzo è prezioso anche per la sua testimonianza storica: in pratica è un fumettone che ci consente di apprezzare tanti particolari, come se ci trovassimo catapultati nell’XI secolo.

 

 

Vale la pena dare un’occhiata anche alla splendida Bayeux, cittadina della Bassa Normandia di neanche 14.000 abitanti.

FOTOGRAFIE © ANTON BIELOUSOV

FOTOGRAFIA © ANDREW HORNE

FOTOGRAFIA © OLIVIER TÉTARD

FOTOGRAFIA © PIR6MON

lunedì 18 giugno 2012

74. Italia 1921





Oggi viaggiamo nel tempo: andiamo a vedere com’era l’Italia del 1921 grazie a questa moneta da 10 centesimi, una delle più belle emesse dal Regno, con un’ape che sugge un fiore.

Ebbene, in quel 1921, ultimo anno prima dell’avvento di Mussolini e del fascismo, gli italiani erano quasi 38 milioni, dei quali neanche la metà, circa 18 milioni, lavoravano: più della metà erano dediti all’agricoltura, uno su quattro era nel settore industriale e uno su cinque nel terziario.
Il paese comprendeva ancora l’Istria e la Dalmazia, oltre alla colonia libica. Agrigento si chiamava ancora Girgenti, Latina, Sabaudia, Carbonia, Aprilia non esistevano, Imperia era ancora divisa in Porto Maurizio e Oneglia.




Il Giro d’Italia, in sole 10 lunghissime tappe, partì ed arrivò a Milano, e lo vinse Brunero.



Quell’anno si celebrò con grande clamore il sesto centenario della morte di Dante:




Circolavano poche automobili, come questa Alfa Romeo:




Non era certo con automobili così che ci si recava al mercato dei polli:





A Roma, all’Altare della Patria, veniva accolto con tutti gli onori il Milite Ignoto:





Era il 1921… e cominciava a manifestarsi qua e là il futuro nero dell’Italia.



per alcune fotografie © Lombardia – Beni Culturali

martedì 17 aprile 2012

73. Vecchi treni

 

biglietti treno

biglietti treno (1)

Oggi, viaggiatori immobili, prendiamo il treno della nostalgia e ce ne andiamo un po’ in giro per l’Italia degli Anni in lire… Diciamo dai ‘70 a circa metà ‘90, prima che i biglietti diventassero più piatti e più larghi, da infilare nelle orrende obliteratrici che sono più le volte che non funzionano o non timbrano costringendoti a cercare il controllore.

Allora: questi erano i biglietti. Adesso saliamo fisicamente sul treno: quando andavo al liceo, i treni erano di un color verde militare - ce n’erano con gli scompartimenti, e in genere ognuno di essi aveva una porta - questi avevano sedili in finta pelle; vi erano più spesso carrozze con panche di legno e porte su un pianerottolo. Una volta viaggiai su un vagone che risaliva al 1937: lo testimoniava una targhetta.

La “littorina” invece era un monoblocco marrone, dello stesso colore delle locomotive, risalente agli anni Sessanta. Non c’era logo sulle fiancate, ma la sigla FF.SS.; i ferrovieri vestivano abiti color carta da zucchero con una cravatta bordeaux. In carrozza!

 

Per i vecchi treni, il sito invece è questo.

giovedì 15 marzo 2012

72. Samoa Americane

 

È un bel po’ che non conduco i viaggiatori immobili in giro per il mondo. Ma è ora di rizzare le vele e ripartire. Vele, perché esageriamo e andiamo lontanissimo, nelle Samoa Americane, paese che forma un unico arcipelago con le Samoa, che abbiamo già visitato qualche post fa…

 

Le Samoa Americane sono la terra di Pago Pago, che ne è il capoluogo, e fanno parte appunto degli Stati Uniti d’America, anche se come territorio non incorporato. Godono di un clima particolare, grazie agli alisei che moderano la temperatura tropicale e fanno piovere tanto – 3000 mm l’anno! Nel periodo tra dicembre e marzo sono invece i tifoni a imperversare.

Una curiosità sportiva: le Samoa Americane sono famose per un incontro di calcio: nelle qualificazioni ai mondiali del 2002 la nazionale locale perse per 31-0 con l’Australia, e quello è tuttora il record negativo per un risultato.

 

FATU ROCK

© ERIC GUINTHER

 

PANORAMA

© NOAA

 

IL PORTO DI PAGO PAGO

© ERIC GUINTHER

 

PAGO PAGO

© TELEMAL

 

AMALU BAY

© TAVITA TOGIA

 

LA BELLISSIMA SPIAGGIA DI OFU

© ACEPHARMA

 

SWAINS ISLAND

© USGC

 

SENTIERO SULLA SWAINS ISLAND

© USGC