Non conosco bene Alassio: ci sono stato solo una volta e per un giorno solo, nel lontano 1987. Ricordo il vento che ci accompagnò sin dalla stazione ferroviaria: le palme si agitavano nel cielo turchino con il rumore legnoso delle foglie; i viaggiatori in attesa lottavano con i fogli dei giornali che il vento rileggeva dispettoso. Poi si infilò nel bar Roma, filtrava tra i gerani e i pitosfori, spazzava la passeggiata. Da nord soffiava verso sud e da settentrione sospinse qualche nuvola sul mare. Per tutto il giorno fu con noi: curiosava tra le sdraio, giocava a gonfiare la mia canottiera, imprimeva strane traiettorie al pallone. E quando la nostra gita finì, ci riaccompagnò alla stazione.
E andiamo a visitare Alassio allora, cominciando da qualche cartolina d’epoca.
E adesso andiamoci davvero ad Alassio, in quella di questo inizio di XXI secolo, con il celebre Muretto e il “Budello”, dove ricordo di avere comperato un sacchetto della specialità locale, gli squisiti “baci di dama”, biscotti al cioccolato.
Cartoline © Liguriacards e Azforsale
Fotografie © Oltreilviaggio, Zenazone e Travelpod