mercoledì 28 dicembre 2011
69. Samoa
sabato 10 dicembre 2011
68. Un Natale americano
FOTOGRAFIA © FORBES
FOTOGRAFIA © STOCK IMAGES
FOTOGRAFIA © MOOFPOCKET
FOTOGRAFIA © JONATHAN G. MEATH
Quanto a voi, viaggiatori immobili, vi auguro sin d’ora un Natale lieto e sereno.
venerdì 11 novembre 2011
67. Tagikistan
Torniamo a viaggiare lontano sulle ali della fantasia e del blog. Facciamo un tuffo in una delle ex repubbliche sovietiche, a partire da queste non troppo affascinanti monete, che si chiamano somoni, divise in 100 diram. Il paese che le emette è il Tagikistan, indipendente dal Natale 1991, a seguito della dissoluzione dell’URSS. Si trova adagiato sulle catene montuose del Trans-Alay e del Pamir e ospita la più alta vetta dell’Asia centrale,il Picco Ismail Samani, 7.495 metri. La popolazione è in gran parte tagika, un’etnia persiana, e musulmana; vi sono minoranze uzbeke e russe. Anche la lingua, il tagico, è di ceppo iranico, sebbene lo si scriva con caratteri cirillici. Facciamo un giretto. Cominciamo dai relitti del periodo sovietico:
© IBRAHIMJON
Questa è la veduta panoramica della capitale Dushanbe:
© VARGAA
© INKUBUSSE e IBRAHIMJON
© T. VOEKLER
© ALPENEAST
Infine, un salto al mercato: magari per comperare qualche manciata di frutta secca, e a tavola, dove è possibile perdersi tra le portate:
© STEVE EVANS
© IBRAHIMJON
sabato 29 ottobre 2011
66. Tivoli, Villa d’Este
Come dico spesso, non è necessario andare lontano per trovare dei luoghi meravigliosi, che incantano. Il viaggio immobile che mi ha suggerito questo francobollo l’ho effettuato davvero due anni fa. La nostra meta oggi sono infatti i giardini di Villa d’Este a Tivoli, città che si trova a una trentina di chilometri a est di Roma e che ospita altre attrattive turistiche, in particolare la Villa Adriana.
Ma concentriamoci su Villa d’Este: la residenza fu voluta dal cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia. La storia della Villa si intreccia con le vicende del cardinale: per l'essenziale contributo dato all’elezione, nel 1550, Papa Giulio III del Monte volle ringraziarlo nominandolo governatore a vita di Tivoli e del suo territorio. Il cardinale arrivò a Tivoli il 9 settembre e vi fece un'entrata trionfale, scoprendo però che la residenza del governatore era un vecchio e scomodo convento benedettino. Decise di trasformare il convento in una villa, che sarebbe dovuta essere la gemella del grandioso palazzo che stava contemporaneamente facendo costruire a Roma.
I lavori della Villa furono affidati all'architetto Pirro Ligorio, affiancato da un numero impressionante di artisti ed artigiani. Si dovettero inoltre acquisire i terreni necessari da ben due chiese appartenenti a ordini diversi, operazioni che durarono fino al 1566, e convogliare le acque dell'Aniene con nuovi cunicoli che provenivano dalle cascate.
Lo splendido giardino, opera mirabile frutto del genio di Pirro Ligorio, si estende a partire dalla facciata posteriore della villa, rispetto all'ingresso attuale del palazzo, ed è articolato fra terrazze e pendii, con un asse longitudinale centrale e cinque assi trasversali principali, collegando e raccordando con maestria le diverse pendenze, utilizzando uno schema architettonico tipico delle città romane.
L'originale disegno, in aggiunta allo splendido paesaggio di cui si può godere dai vari piani, le fontane con i loro splendidi giochi d'acqua, lussureggianti alberi e piante di varie specie rendono il giardino di Villa d'Este uno dei più belli e famosi esistenti, tale da essere divenuto modello per molti altri luoghi simili.
Il risultato è solo in parte visibile ai giorni nostri, ma i numeri sono sorprendenti: 35.000 mq complessivi di giardini, 250 zampilli, 60 polle d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 20 esedre e terrazze, 300 paratoie, 30.000 piante a rotazione stagionale, 150 piante secolari ad alto fusto, 15.000 piante ed alberi ornamentali perenni, 9.000 mq di viali, vialetti e rampe.
LE CENTO FONTANE
LA FONTANA DELL’ORGANO
LA FONTANA DI ROMETTA
LE PESCHIERE
LA FONTANA DELL’OVATO