Come si viaggia restando immobili? Con la fantasia, scorrendo le mappe, i biglietti, le monete, i francobolli, le cartoline...

mercoledì 28 dicembre 2011

69. Samoa


Samoa salta da una parte all’altra della linea del cambiamento di data eliminando quest’anno il 30 dicembre e anticipando così il Capodanno, che dal 2012 sarà la prima a festeggiare – mentre prima era l’ultima.

È una questione dibattuta da tempo, almeno dalla Conferenza del Meridiano che si tenne a Washington nel 1884. Umberto Eco sulla diatriba della linea del cambiamento di data scrisse addirittura un romanzo, L’isola del giorno prima.
Il problema dei samoani non era certo di vedere i vicini festeggiare in anticipo di un giorno il nuovo anno (e Pasqua e Natale e tutte le feste comandate) anche se forse ne soffrivano rodendosi. Il vero problema è che i loro rapporti si svolgono di prevalenza con la Nuova Zelanda e l’Australia, relativamente vicine, ma distanti ben 21 e 23 ore. Ora saranno soltanto a una e tre ore, e combinare affari nello stesso giorno è più facile…

Cominciamo, come nostro costume, dalle monete. L’unità divisionaria è il tala, diviso in 100 sene. Predominano le raffigurazioni di prodotti locali: banane, cacao, palme da cocco. A Samoa tra l’altro è molto sviluppata l’industria dell’assemblaggio di componenti elettrici.








Andiamo allora a vedere un po’ in giro com’è fatto questo piccolo arcipelago perso nel bel mezzo del Pacifico, dove vivono 178.000 persone, duramente toccato dallo tsunami del 26 dicembre 2004.

LA VALLE DI FALEFA

FOTOGRAFIA © KRONOCIDE

UNA SPIAGGIA A TUAMASAGA

FOTOGRAFIA © TEINESAVALI

SPIAGGIA A LEFAGA
FOTOGRAFIA © STEPHEN GLAUSER

UN AUTOBUS A SAVAII
FOTOGRAFIA © KRONOCIDE

FALE TELE, LUOGO D’INCONTRO A LELEPA
FOTOGRAFIA © TEINESAVALI

CAPANNA SULLA SPIAGGIA A MANONO
FOTOGRAFIA © SONJA PIEPER

sabato 10 dicembre 2011

68. Un Natale americano






Il Natale che abbiamo adesso è molto diverso da quello dei nostri padri e dei nostri nonni: è stato mediato e commercializzato dallo stile di vita americano con l’introduzione ad esempio della figura di Santa Claus e del suo “Ho! Ho! Ho!”. Film e telefilm hanno completato l’opera, tanto è vero che la canzone di Natale per antonomasia ora è “White Christmas”, arrivata da una pellicola con Bing Crosby.






Questo è adesso il Natale, come si può apprezzare dai francobolli statunitensi che fanno da spunto per questo post. Andiamo almeno a curiosare al di là dell’oceano, andiamo a vedere com’è… Christmas.





UNA CASA ILLUMINATA PRESSO NEW YORK


FOTOGRAFIA © FORBES

ROCKEFELLER CENTER A NEW YORK


FOTOGRAFIA © STOCK IMAGES

CLIFTON MILLS, OHIO (3.500.000 lampadine)


FOTOGRAFIA © MOOFPOCKET

SANTA CLAUS


FOTOGRAFIA © JONATHAN G. MEATH

Quanto a voi, viaggiatori immobili, vi auguro sin d’ora un Natale lieto e sereno.