Come si viaggia restando immobili? Con la fantasia, scorrendo le mappe, i biglietti, le monete, i francobolli, le cartoline...

lunedì 25 ottobre 2010

35. Argentina

 

 

Ieri mi è capitata tra le mani questa moneta, che qualcuno mi ha rifilato per un euro, o più probabilmente non se ne è neppure accorto, pensiamo positivo – le dimensioni sono simili, la differenza è che il nichel qui è all’esterno.

Comunque, quando me lo sono ritrovato nel portamonete, ne sono stato molto lieto: è un pezzo che mancava alla mia collezione. E mi consente di portare tutta la banda dei “Viaggiatori immobili” sul Rio de la Plata. Si tratta infatti di un peso argentino, che al cambio attuale vale 17 centesimi di euro. La valuta locale ha sempre avuto difficoltà – ricordate il caso dei bond? – questa è l’ultima sua versione, risalente al 1992 e denominata in principio “nuevo peso” o “peso convertible”, subentrato all’Austral degli anni ‘80, a sua volta sostitutivo del vecchio peso.

Sul recto c’è il sole raggiante, il Sol de Mayo di derivazione inca, simbolo argentino, tanto da essere posto al centro della bandiera nazionale, qui a indicare le province unite. Sul verso lo stemma del paese, replica della prima moneta, emessa nel 1813. Ma adesso, facciamo un giretto sulle fotografie:

Il Rio de la Plata visto da Buenos Aires

Pausa pranzo: empanadas salteñas

Cattedrale della Plata

Rosario

Ruta Nacional 7

Cascate di Iguazú

Il Perito Moreno, in Patagonia

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Fotografie © Wikipedia

martedì 19 ottobre 2010

34. Aruba

 

 

 

 

Queste monete poco appariscenti, anzi francamente bruttine sono quelle che circolano ad Aruba, nelle Piccole Antille, territorio autonomo ma parte del regno d’Olanda, che vi lascia un governatore in carica per sei anni. E infatti sulle monete, i fiorini arubani, compare l’effigie della regina Beatrice.L’isola, a nord del Venezuela, ha un clima secco favorevolissimo al turismo e scarsa vegetazione, ed è famosa per le sue spiagge bianche. Un posto meraviglioso per noi viaggiatori immobili in questi giorni d’autunno con la neve già comparsa sui monti e le prime nebbie scese ad avvolgere i mattini.

 

 

 

 

 

 

Fotografie: Monete © WS Coins / Località © Wikipedia

lunedì 11 ottobre 2010

33. Queyras

 

 

Devo avere usato un paio di monete come questa per acquistare cartoline, francobolli, un mazzo di carte e un gioco del domino la prima volta che sono stato nel Queyras, valle francese nel dipartimento delle Hautes-Alpes, al confine con l’Italia. Era l’estate del 1980, luglio. E sui tornanti dell’Izoard addirittura cadeva del nevischio! Ma giù in valle, a Aiguilles, Guillestre e Abriés splendeva il sole. Pranzammo in un ristorantino barcamenandoci con i termini del menu e io, nonostante i miei neanche sedici anni, ero l’unico che conoscesse abbastanza bene il francese da riuscire a non combinare disastri. Poi ci sedemmo al tavolino di un bar nell’unica piazza del villaggio e scrivemmo quelle cartoline. Accanto a noi scorreva un torrente fresco e chiacchierino che rallegrava i nostri discorsi.

 

Cartoline: Quotidiennement Vôtre / Forum Auto /Geneanet

venerdì 1 ottobre 2010

32. Milano 1944






Questo gettone ci consente di compiere un viaggio indietro nel tempo, precisamente a Milano nel 1944, anno in cui la città faceva parte della Repubblica Sociale Italiana e veniva spesso bombardata dagli alleati. È quello che viene definito “token”, denaro sostitutivo emesso da una compagnia privata o da una banca o da altri enti, comunque scambiabile a livello locale. Questo è dell’Azienda Tranviaria MIlano, ora ATM. BUONO PER UNA CORSA RIDOTTA si legge. La metropolitana naturalmente non c’era: all’epoca si usava il tram, come il “Gamba de legn”, anche in versione carro-merci per pendolari!







Certo, la città che si poteva percorrere metteva tristezza:








Fotografie © Wikipedia / Mondo Tram / Storia di Milano