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sabato 29 ottobre 2011

66. Tivoli, Villa d’Este

 

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Come dico spesso, non è necessario andare lontano per trovare dei luoghi meravigliosi, che incantano. Il viaggio immobile che mi ha suggerito questo francobollo l’ho effettuato davvero due anni fa. La nostra meta oggi sono infatti i giardini di Villa d’Este a Tivoli, città che si trova a una trentina di chilometri a est di Roma e che ospita altre attrattive turistiche, in particolare la Villa Adriana.

Ma concentriamoci su Villa d’Este: la residenza fu voluta dal cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia. La storia della Villa si intreccia con le vicende del cardinale: per l'essenziale contributo dato all’elezione, nel 1550, Papa Giulio III del Monte volle ringraziarlo nominandolo governatore a vita di Tivoli e del suo territorio. Il cardinale arrivò a Tivoli il 9 settembre e vi fece un'entrata trionfale, scoprendo però che la residenza del governatore era un vecchio e scomodo convento benedettino. Decise di trasformare il convento in una villa, che sarebbe dovuta essere la gemella del grandioso palazzo che stava contemporaneamente facendo costruire a Roma.

I lavori della Villa furono affidati all'architetto Pirro Ligorio, affiancato da un numero impressionante di artisti ed artigiani. Si dovettero inoltre acquisire i terreni necessari da ben due chiese appartenenti a ordini diversi, operazioni che durarono fino al 1566, e convogliare le acque dell'Aniene con nuovi cunicoli che provenivano dalle cascate.

Lo splendido giardino, opera mirabile frutto del genio di Pirro Ligorio, si estende a partire dalla facciata posteriore della villa, rispetto all'ingresso attuale del palazzo, ed è articolato fra terrazze e pendii, con un asse longitudinale centrale e cinque assi trasversali principali, collegando e raccordando con maestria le diverse pendenze, utilizzando uno schema architettonico tipico delle città romane.

L'originale disegno, in aggiunta allo splendido paesaggio di cui si può godere dai vari piani, le fontane con i loro splendidi giochi d'acqua, lussureggianti alberi e piante di varie specie rendono il giardino di Villa d'Este uno dei più belli e famosi esistenti, tale da essere divenuto modello per molti altri luoghi simili.

Il risultato è solo in parte visibile ai giorni nostri, ma i numeri sono sorprendenti: 35.000 mq complessivi di giardini, 250 zampilli, 60 polle d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 20 esedre e terrazze, 300 paratoie, 30.000 piante a rotazione stagionale, 150 piante secolari ad alto fusto, 15.000 piante ed alberi ornamentali perenni, 9.000 mq di viali, vialetti e rampe.

 

LE CENTO FONTANE

 

LA FONTANA DELL’ORGANO

 

LA FONTANA DI ROMETTA

LE PESCHIERE

 

LA FONTANA DELL’OVATO

FOTOGRAFIE © DANIELE RIVA

3 commenti:

la stanza in fondo agli occhi ha detto...

Un posto fantastico!

Ambra ha detto...

Ma che meraviglia. E quanta ricchezza di fontane, alberi, giardini e i numeri che hai citato sono davvero incredibili.
Bisognerebbe andarci. Ma non basta una vita per vedere tutto.

DR ha detto...

bisognerebbe viaggiare a tempo pieno, per vedere tutto! Comunque, quando si passa da Roma, si può fare un pensierino anche a Tivoli