Oggi ho voglia di andare agli antipodi, in Oceania. E queste monetine della Papua Nuova Guinea ci condurranno là. L’unità monetaria è il kina, diviso in 100 toea.
Una farfalla, un pesce leone, una tartaruga, il cuscus – specie di opossum, quella sorta di struzzo che è il casuario, una scultura aborigena. E siamo già entrati nell’ottica di questo paese che occupa la metà orientale della Nuova Guinea e adagia tra l’Oceano Pacifico e il Mare dei Coralli le sue coste frastagliate ricche di golfi e insenature e le sue enormi foreste pluviali. Spicca il Monte Wilhelm, alto 4.508 metri. Politicamente, la Papua Nuova Guinea – teatro di molte battaglie nel Pacifico nella Seconda guerra mondiale - si è resa indipendente dall’Australia nel 1975 e ha poco meno di sette milioni di abitanti sparsi per il suo vasto territorio (la densità è di 14 per kmq). Il 96% degli abitanti sono cristiani, ma dispersi in varie congregazioni: cattolici, luterani, avventisti, battisti, evangelici, pentecostali e via dicendo… La rete stradale non è molto sviluppata, considerando la struttura montuosa del paese: il miglior mezzo per viaggiare è un piccolo aereo, oppure sono… i piedi. Noi saliamo allora su un piccolo Cessna e via, facciamo un giretto!
IL MONTE TAVURVUR

FOTOGRAFIA © TARO TAYLOR
PORT MORESBY, LA CAPITALE

FOTOGRAFIA © MSCLAUCH
IL MONTE WILHELM

FOTOGRAFIA © NOMADTALES
IL LAGO KUTUBU

FOTOGRAFIA © IAIN TAYLOR1
IL PARLAMENTO (Lo so, sembra una chiesa)

FOTOGRAFIA © STEVE SHATTUCK
UN INDIGENO HULI
