Il post sulle Isole Falkland ha portato a commenti sulla presenza di elementi di flora e fauna sulle monete. Un tempo, prima dell’euro, molto prima dell’euro, anche l’Italia era così. Entriamo allora nella macchina del tempo e compiamo un viaggio a ritroso, verso il primo dopoguerra, sulle monete più insignificanti quanto a valore nominale ma tra le più ricercate quanto a bellezza e importanza numismatica.
Un bel link a un post che parla di queste monete e di come sono nate su "Grammi di storia"
Poi, dopo i dovuti assestamenti, sono arrivate queste:
Se le ultime le abbiamo raramente maneggiate, certo dalle 2 lire con l’ape in su si entra in un altro mondo. È un viaggio che ci porta a ritroso attraverso i primissimi anni del boom economico e più indietro, al tempo della ricostruzione delle città devastate dalla guerra. Sono i tempi del neorealismo, dei grandi film italiani: Sciuscià, Ladri di biciclette, Paisà, Miracolo a Milano, Umberto D. Sono i giorni della rinascita, del lento rifiorire a maniche rimboccate per emergere dalla povertà e dagli orrori di cinque anni di guerra e venti di regime.
MILANO NEL 1953
UN TRAM A ROMA NEL 1950
UNO SPEZZONE DA “STAZIONE TERMINI” (1953)
Qualche esempio sul valore di quelle lire: nel 1946 la moneta da 1 lira valeva 3 centesimi di euro odierni, e soltanto due già nel 1950. Possiamo valutare l’impatto della guerra sull’economia italiana: nel 1940 1 lira valeva ben 68 centesimi di euro odierni!
Fotografie: Maggioref e Cnvaldostano (monete) Miol e Stefer città)
4 commenti:
Chissà perchè ho sempre pensato che guardare, anzi osservare monete fosse noioso!!!!
perché bisogna raccontare la storia che sta dietro (modestamente) :-)
hai proprio ragione!!!
...GRAZIE. Vania
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